
Claudiu Năsui, deputato USR, ha lanciato accuse gravi contro la coalizione di governo, dopo che le sue proposte legislative per l'accesso dei romeni ai fondi dei Pilastri II e III delle pensioni sono state respinte in Parlamento. Năsui ha descritto le azioni della maggioranza parlamentare come una "frode" nei confronti di coloro che hanno contribuito volontariamente a questi fondi. Egli sostiene che lo stato viola gli impegni contrattuali, modificando le regole nel momento in cui i contribuenti avrebbero potuto accedere ai risparmi accumulati.
Năsui ha avvertito che il 70% delle somme del Pilastro III saranno utilizzate per prestare allo stato romeno, il che porterebbe a perdite per i contribuenti. Solo UDMR e AUR hanno sostenuto le sue modifiche, mentre i partiti della coalizione di governo le hanno respinte, considerando le misure come un'ottimizzazione del rendimento dei fondi. L'opposizione critica queste misure, considerandole una forma di nazionalizzazione mascherata.