Il professore universitario Cristian Socol avverte che la Romania sta attraversando la più dura e iniqua austerità degli ultimi 25 anni, che ha già generato tre mesi consecutivi di crollo del potere d'acquisto e rischia di spingere il paese in una crisi economica, sociale e politica maggiore. Accusa il governo di mettere il peso degli aggiustamenti quasi esclusivamente sui romeni con redditi bassi e medi, sui giovani, sui pensionati e sulle aziende fiscalmente corrette, ignorando i modelli europei di consolidamento fiscale equo.
Socol avverte che, senza proteggere i gruppi vulnerabili e senza un piano coerente di mitigazione degli shock, la Romania potrebbe tornare nella situazione degli anni 2010, con misure dure imposte da istituzioni internazionali, perdite sociali massicce e stagnazione economica, e propone un ampio "piano di sopravvivenza" per i 8,6 milioni di romeni vulnerabili.
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