31 ottobre 12:00
Attualità
Julián Rovagnati / Panthermedia / Profimedia
La Corte Suprema di Cassazione e Giustizia (ÎCCJ) ha stabilito che le persone che sostengono di aver subito a causa della vaccinazione anti-COVID possono richiedere risarcimenti non solo dai produttori, ma anche dallo stato romeno. I giudici hanno deciso che i processi possono essere avviati sia sulla base della legge sulla responsabilità per prodotti difettosi, sia sulle leggi che regolano gli errori o la negligenza delle autorità. Questo significa che, se una persona ritiene di essere stata danneggiata dal vaccino e che le autorità hanno commesso un errore, può citare in giudizio lo stato.
La decisione è stata presa nel contesto di un caso in cui una donna di Sălaj ha chiesto un risarcimento di 100.000 euro, accusando lo stato e il produttore del vaccino di gravi problemi di salute dopo l'immunizzazione. L'ÎCCJ ha confermato che il processo deve essere giudicato nel merito, aprendo così la strada per altre persone colpite a richiedere risarcimenti. Il tribunale ha sottolineato che non si stabilisce la colpevolezza dei vaccini, ma il diritto delle persone di analizzare i propri casi in tribunale.
La decisione è stata presa nel contesto di un caso in cui una donna di Sălaj ha chiesto un risarcimento di 100.000 euro, accusando lo stato e il produttore del vaccino di gravi problemi di salute dopo l'immunizzazione. L'ÎCCJ ha confermato che il processo deve essere giudicato nel merito, aprendo così la strada per altre persone colpite a richiedere risarcimenti. Il tribunale ha sottolineato che non si stabilisce la colpevolezza dei vaccini, ma il diritto delle persone di analizzare i propri casi in tribunale.