Le forze russe hanno lanciato attacchi con droni e missili contro le infrastrutture energetiche in Ucraina, causando interruzioni e richieste di aiuto da parte della Romania

Nella notte da venerdì a sabato, le forze russe hanno attaccato l'Ucraina con 653 droni e 51 missili, mirando agli impianti di produzione e all'infrastruttura energetica. Questi attacchi hanno portato a richieste urgenti di aiuto da parte dell'operatore Moldelectrica della Repubblica di Moldova, che ha chiesto assistenza dalla Romania per prevenire sovraccarichi nel sistema elettroenergetico. La Romania sta attualmente esportando 1.341 MW verso la Moldova e 38 MW verso l'Ucraina, mentre la Moldova importa 1.350 MW dalla Romania ed esporta 820 MW verso l'Ucraina.

Gli attacchi hanno causato danni significativi nelle regioni di Cernigov, Zaporozhie, Lviv e Dnipropetrovsk, e a Odessa, migliaia di famiglie sono rimaste senza acqua e riscaldamento. Il presidente Zelenski ha accusato la Russia di avere l'intenzione di provocare sofferenza di massa alla popolazione civile. La premier Iulia Sviridenko ha avvertito che seguiranno nuove interruzioni programmate dell'alimentazione elettrica per stabilizzare la rete danneggiata.