I Guardiani della Rivoluzione iraniana hanno annunciato di aver smantellato una rete di spionaggio associata ai servizi segreti degli Stati Uniti e di Israele, accusando che questa avesse come obiettivo il sottoservizio della sicurezza nazionale. Secondo il comunicato, la rete era composta da "elementi ingannati e traditori" reclutati per svolgere azioni ostili.
Questa operazione sarebbe stata una reazione alla sconfitta militare subita dall'Iran durante il conflitto di 12 giorni con Israele a giugno. Sebbene non siano stati forniti dettagli sul numero di arresti o sull'identità delle persone coinvolte, si menziona che in questa guerra sono morti oltre mille iraniani, e l'Iran ha giustiziato almeno 15 detenuti per spionaggio a favore del Mossad. Teheran sostiene che, nonostante le perdite, ha avuto un guadagno di causa nel conflitto.